Letti a castello o a scomparsa?
Il letto a castello e il letto a scomparsa sono moderne soluzioni che permettono di ottimizzare lo spazio fruibile nella cameretta dei bambini e dei ragazzi; ma quale delle due scegliere? Dipende dalle preferenze personali, dalla quantità e dalla tipologia degli altri arredi, dalla planimetria della stanza in questione. Il letto a castello è composto da due reti e due materassi di eguali dimensioni posizionati verticalmente e sorretti da quattro sostegni coincidenti con gli angoli del rettangolo ideale: questa è la versione più “basic”, ma l’offerta in commercio è ormai molto ricca e variegata, nel senso che la struttura portante può assumere la forme più diverse. Resta sempre, però, la formula “uno sopra l’altro”. I letti a scomparsa orizzontale, come spiega il termine stesso, sono progettati in modo da poter estrarre comodamente uno dei due, proprio come se fosse un cassetto, e poi farlo “sparire” quando non serve. Il letto a forma di castello garantisce una maggior intimità per entrambi i bambini o ragazzi, in quanto ognuno ha un suo spazio intimo e riservato; quello superiore, da questo punto di vista, è ancora meglio in quanto non facilmente raggiungibile dagli adulti e non perfettamente visibile. Di contro, i letti a castello non sono consigliati per bambini di età inferiore ai 6 anni, quindi molto piccoli, per motivi facilmente intuibili. I letti a scomparsa non offrono la stessa “privacy” di quelli a castello e per alcuni versi risultano anche meno pratici, poiché non si possono tenere sempre a vista entrambi – l’ingombro risulterebbe eccessivo – e bisogna sempre rassettarli prima di farli scorrere in un senso o nell’altro. In foto la cameretta Z768 di Zalf con letti a castello termostrutturato rovere bianco a poro aperto e cashmere.
Come rifare il letto a castello
Molti, nel decidere se acquistare letti a castello bambini oppure no, mettono fra i “contro” le difficoltà relative al riassetto; anzi, ritengono che risulti complicato anche cambiare le lenzuola o semplicemente rimboccare le coperte al piccolo. Questo è vero, ma vale soprattutto per i modelli tradizionali; quelli più moderni, invece, sono dotati di reti superiori con meccanismi a ribalta che semplificano molto le operazioni in questione. Altri hanno una pedana calpestabile integrata su un lato che consente di arrivare fino al letto superiore e muoversi quasi come se ci si trovasse a terra; un camminamento rialzato non solo consente un riassetto assai agevole ma incrementa anche il livello di sicurezza del bambino, soprattutto facendo il paragone con i letti con scaletta annessa. In ogni caso, consigliamo di utilizzare soltanto lenzuola inferiori con elastici agli angoli, che si infilano in pochi gesti e restano ben ferme, e di scegliere per la stagione invernale dei piumini anziché diverse coperte: il copripiumino si può cambiare prima di raggiungere il letto superiore e non ci sono differenti strati da sistemare. In foto il letto Bunky della collezione Me Too di Magis. Molto originale nella sua modularità, è composto da quattro elementi facili da assemblare. Il materiale utilizzato è polietilene stampato in rotazionale.
Letti a castello: sono sicuri?
Passiamo al capitolo sicurezza, che è fondamentale. Come si diceva, è bene non far utilizzare il letto superiore a un bambino che non abbia ancora raggiunto i sei anni di età. I letti di sopra sono sconsigliati anche per chi soffre di sonnambulismo o epilessia. Più in generale, al momento dell’acquisto accertatevi che il letto a castello sia dotato, su tutti i quattro i lati (o tre, se uno è in corrispondenza della parete) di dispositivi anticaduta o sponde a norma che superino il materasso come minimo di 16 cm. Gli spazi fra le aste dei dispositivi, inoltre, devono essere compresi fra i 6 e i 7,5 cm. Verificate pure che il letto superiore sia fissato in modo saldo a quello inferiore e che l’intera struttura non presenti tubi con estremità aperte e spigoli vivi. Per quanto riguarda la scaletta, la larghezza dei pioli dovrebbe essere pari a 30 cm minimo e la larghezza fra l’uno e l’altro a 23 cm minimo. Se tutti questi requisiti vengono rispettati, sì: il letto è davvero sicuro. In foto la cameretta Boxer di Dearkids: il letto a castello è caratterizzato da una robusta struttura in legno massello spessore 6 cm e da una sponda con funzione protettiva a norma, che può essere personalizzata (ad esempio con il nome del bambino o della bambina).
Letti a castello con terzo letto estraibile
La struttura dei letti a castello comprende due materassi e due letti. In alcuni casi, però, i letti in totale sono 3. E in questo caso l’ottimizzazione degli spazi raggiunge davvero livelli massimi. Non si pensi, però, che siano tutti e 3 l’uno sopra l’altro; ciò vale per i primi due, mentre il terzo, cioè quello più in basso, è estraibile. State pensando la cosa giusta: ci troviamo dinanzi a un mix fra i letti a castello tradizionali e i letti a scomparsa. La funzionalità e il comfort sono assicurati e bisogna dire che, in termini di design, sono stati fatti grandi progressi. Il letto a castello con terzo letto estraibile è ormai frutto di un’accurata progettualità che si traduce in un’immagine glamour, leggera, per nulla ingombrante. In foto la versione maxi del letto Gino di Nidi: lo spazio più in basso può essere utilizzato inserendo un terzo letto estraibile, ma c’è chi preferisce lasciarlo vuoto o riempirlo con contenitori.