Perché installare finestre con vetro antisfondamento
Quando si valutano i mezzi per proteggere la propria abitazione, il pensiero va subito alla porta blindata. Che indubbiamente è molto efficace, per tanti versi indispensabile, soprattutto se di qualità. Ma non basta. Perché spesso i ladri riescono a entrare dalle finestre, alle quali i proprietari di casa tendono a non prestare la giusta attenzione. Secondo i dati diffusi dal Censis, l’82 per cento delle effrazioni avviene proprio tramite finestre e portefinestre. Come? Forzando l’anta (in certi casi basta praticare un piccolo foro in un determinato punto per farla cedere in pochi minuti e praticamente senza rumore) oppure sfondando il vetro. Diventa chiara, a questo punto, l’importanza dei vetri antisfondamento. C’è da dire che, oltre a garantire una difesa più efficace e di conseguenza una maggiore tranquillità, questi tipi di vetri – a differenza dei più tradizionali – nel momento in cui vengo rotti non si tramutano in pezzi taglienti e pericolosi: le lastre sono infatti molto spesse e restano attaccate alla pellicola adesiva interna, quindi non producono frammenti. Ciò significa che non c’è il rischio di ferirsi e neanche di cadere nel vuoto attraverso la finestra stessa, nella malaugurata ipotesi di una colluttazione o di un urto violento. In foto la finestra Atena 110 di Ginko con vetro antisfondamento e antiproiettile.
Quale deve essere lo spessore del vetro antisfondamento
I vetri antisfondamento si montano su finestre, portefinestre, porte blindate. Vengono realizzati sovrapponendo più lastre di cristallo (il numero è variabile) tramite pellicole in plastica adesiva, nella maggior parte dei casi in PVB ( polivinilbutirrale). La resistenza del vetro antisfondamento dipende appunto dal numero di lastre ma anche dal loro spessore che, per garantire un buon livello di sicurezza, deve misurare dai 7-8 mm in su. Per chiarire ulteriormente le idee, facciamo le seguenti distinzioni:
- I vetri antiferita hanno uno spessore di circa 7 mm e sono leggermente più resistenti rispetto a quelli tradizionali. “Antiferita” perché, rompendosi, non generano frammenti.
- I vetri antivandalismo hanno uno spessore di circa 20 mm e difficilmente si scalfiscono. Secondo alcune stime, per romperli occorre assestare 4-6 forti martellate.
- I vetri antiesplosione o antiproiettile hanno uno spessore di oltre 30 mm e sono davvero molto resistenti.
Tutti i vetri stratificati si identificano per mezzo di una particolare nomenclatura che ne riassume la composizione; si tratta più precisamente di due o più cifre che indicano lo spessore in millimetri delle lastre, seguite da una cifra separata dalle precedenti con un punto e che indica invece il numero totale (quindi non lo spessore) delle pellicole in PVB messe fra una lastra e l’altra. Per fare un esempio, un vetro 66.2 è fatto con due lastre di vetro da 2 mm separate da due pellicole adesive (queste ultime hanno sempre uno spessore di 08,38 mm. In foto le finestre Protect Plus di Finstral, caratterizzate da quattro punti di chiusura e dai vetri di sicurezza Multiprotec.
Quanto costa il vetro antisfondamento
Il vetro antisfondamento, come suggerisce il nome stesso, si caratterizza per una grande resistenza agli urti. Non è indistruttibile, intendiamoci, tuttavia non si rompe colpendolo con un qualsiasi oggetto contundente. Questa caratteristica deriva dal fatto che la sua realizzazione è basata su un processo di stratificazione in base al quale più lastre di vetro aderiscono le une alle altre grazie all’inserimento di pellicole in plastica: si spiega così anche il motivo per cui in modo più generico si parla di “vetro stratificato”. I prezzi sono strettamente legati allo spessore. Per dare un orientamento, un vetro con spessore 6-10 mm costa fra i 20 e i 40 euro al metro quadro; un vetro con spessore 20-25 mm costa fra i 50 e i 90 euro al metro quadro e un vetro con uno spessore di oltre 30 mm può raggiungere anche i 300 euro al metro quadro. In foto la porta Nova di Oikos, realizzata in vetro termico antiproiettile e antimazza, acciaio e alluminio.
Porta ingresso vetro antisfondamento
Stanno cominciando a diffondersi le porte blindate con vetro antisfondamento, che offrono un ottimo livello di sicurezza e al contempo appaiono eleganti e raffinate. C’è anche da dire che la vetratura lascia passare la luce naturale, quindi consente di risparmiare in termini di energia elettrica. Dierre, fra i marchi leader del settore, ha prodotto e lanciato Vitra, la porta blindata che vi mostriamo nella foto. Si può scegliere fra vetro trasparente, satinato o sabbiato; in tutti i casi la resistenza allo sfondamento e ai tentativi di effrazione è garantita da un sistema brevettato nascosto all’interno dell’anta. I malviventi potrebbero essere ingannati dall’apparente fragilità del materiale e poi ritrovarsi alle prese con una bella (non per loro) sorpresa. Per essere più precisi, le caratteristiche tecniche e strutturali di Vitra sono le seguenti: vetri racchiusi in una scocca di acciaio con piastra antitrapano a protezione della serratura, serratura a cilindro oppure a doppia mappa, rostri antistrappo e altri speciali ancoraggi tra anta e telaio; vetri Visarm con grata antisfondamento o vetrocamere isolanti a bassa trasmittanza termica.