Come sistemare una cucina per esterno
Le tendenze dell’interior design parlano chiaro: gli spazi esterni, ormai, sono in tutto e per tutto un’estensione, una continuazione di quelli interni. Ciò si traduce in un arredamento molto simile a quello che caratterizza l’area living, cioè nella collocazione di divani, poltrone, tavoli; ma anche nella presenza di cucina per esterni che non consistono più soltanto in postazioni barbecue, ma sono strutture multifunzione che permettono di cimentarsi con la preparazione di qualsiasi piatto e di un menu completo. Le cucine per esterno sono adatte ai giardini, ai terrazzi, alle aree private con piscine, sostanzialmente a qualsiasi spazio en plein air. Ma qual è il modo migliore per sistemarle? Il primo consiglio è quello di collocarle non troppo distanti dall’ingresso dell’abitazione: è vero che sono complete di tutto, ma può capitare di dover rientrare in casa per prendere qualcosa ed è preferibile non fare troppa strada per una questione di tempo e praticità. Di contro, lo spazio cottura deve trovarsi in un punto strategico rispetto all’area relax; è importante accertarsi, in altre parole, che gli odori e i fumi di cottura non investano chi si sta rilassando da solo o in compagnia. Badate anche che la zona in cui intendete mettere la vostra cucina per esterno non risulti eccessivamente ventilata, altrimenti la cottura dei vari alimenti sarà rallentata. È bene, invece, che ci sia un po’ di ombra: cucinare nelle giornate più calde, così, risulterà più semplice. In foto una delle cucine appartenenti alla collezione Outdoor di Modulnova. Contraddistinta da linee rigorose, è realizzata con acciaio verniciato con polveri epossidiche e pietra piacentina, di conseguenza risulta particolarmente resistente all’umidità, alle intemperie, agli sbalzi termici e all’usura.
Che materiale usare per piani appoggio cucine da esterno
Le cucine da esterno, per la loro stessa collocazione e funzione, devono fronteggiare il sole battente, il vento, la pioggia, in alcuni casi persino la neve. Naturale, quindi, che vengano realizzate con materiali ad hoc. Ma andando più nel particolare, quali sono i più adatti per il piano lavoro, che deve anche risultare igienico e semplice da pulire? In cima alla classifica troviamo ovviamente l’acciaio inox, ma anche il quarzo e il cemento (quest’ultimo con un’adeguata finitura) risultano efficaci e performanti. Ottime alternative sono il granito naturale, i mattoni, la pietra. Per quanto riguarda l’utilizzo di materiali moderni e innovativi, segnaliamo la crescente diffusione dei top in Corian, durevole, non poroso e robusto. In foto la cucina presentata da Abimis in occasione di Eurocucina 2018 e realizzata prevalentemente in acciaio Inox AISI 316, la “superlega” che resiste all’acqua, agli sbalzi termici e più in generale all’azione degli agenti atmosferici, e per questo risulta particolarmente adatta agli ambienti ricchi di salsedine o di cloro. Questa cucina, inoltre, si può personalizzare per quanto riguarda la composizione stessa, gli accessori, l’altezza e la profondità del piano e dello zoccolo rientrante, nonché gli elettrodomestici dotabili: grill, piastre, friggitrici e via dicendo.
Come realizzare una cucina in muratura per esterno
Chi ama lo stile più rustico e classico non può che prediligere le cucine da esterno in muratura, la cui realizzazione può avvenire in due modi diversi: utilizzando appositi moduli o decidendo di costruirne tutto ex novo. Per facilitare le cose, buona idea è quella di sfruttare una delle pareti esterne dell’abitazione oppure una struttura già esistente, per esempio un muro perimetrale che definisca la proprietà o una staccionata. La continuità fra l’ambiente esterno e quello interno permette di gestire più facilmente gli impianti necessari, magari realizzando opportuni collegamenti e limitando così i lavori edili. Una volta individuata la giusta collocazione e messo nero su bianco un progetto, si comincia costruendo i piccoli muri per sostenere i piani, usando mattoni forati e sovrapponendoli l’uno all’altro con della colla specifica fino a raggiungere l’altezza ritenuta più adatta. I piani di sostegno possono essere realizzati con tavelloni in legno e, per dare stabilità alla cucina, la migliore soluzione è la malta cementizia. Per il top di una cucina in muratura si suggerisce il marmo o, più in generale, la pietra naturale.
Cucine da esterno prefabbricate
Non ci sono dubbi: le cucine da esterno prefabbricate sono quelle che vanno per la maggiore. I motivi? Comodità, praticità, qualità, funzionalità. E si aggiunga, elemento tutt’altro che secondario, che i prezzi non sono mai troppo elevati e che queste cucine sono disponibili non solo in diversi modelli ma anche in diverse misure. In alcuni casi si sceglie fra una gamma di piani e di basi assemblabili secondo le più differenti combinazioni. Sono cucine complete di ogni dettaglio, anche se non mancano i modelli più “basic”. Il montaggio è semplice, non alla portata di tutti ma quasi. E comunque si può sempre richiedere il relativo servizio alla stessa azienda presso cui la cucina è stata acquistata, anche se la spesa finale aumenta un po’. Un altro vantaggio delle cucine da giardino prefabbricate è lo stile: sono tutte concepite sulle base del design moderno e, anche nel caso di modelli più imponenti, l’eleganza viene sempre conservata. In foto la cucina K2 Outdoor di Boffi: la struttura, il top e i sistemi di scorrimento sono realizzati con tubolari e lamiere di acciaio inox Aisi 316; le parti interne divisorie sono fatte con pannelli di alluminio placcato con laminato in finitura acciaio inox. I rivestimenti esterni sono in Corian. Quando è chiusa, la cucina appare come un monoblocco con piano cottura e lavelli saldati individualmente; facendo scorrere lateralmente il top appare anche un tavolo ampio e pratico. Pure l’area di lavaggio è a scomparsa.