Quali porte abbinare ai pavimenti di colore chiaro
Quando si arreda la casa, è naturale – anzi, doveroso – concentrarsi sugli abbinamenti fra i diversi mobili e complementi. Ma d’altra parte non si devono sottovalutare quelli fra le porte interne e i pavimenti: fare le scelte giuste, anche in questo senso, significa arricchire la casa in termini di stile, eleganza e anche personalizzazione. Esaminiamo insieme, dunque, le varie soluzioni e possibilità che vanno in direzione di un risultato vincente.
Fra le attuali tendenze in fatto di pavimentazione troviamo le tonalità chiare: per esempio le piastrelle in gres porcellanato effetto marmo bianco caldo o freddo (o in marmo autentico), effetto rovere, pietra naturale, beige, nelle più delicate declinazioni del grigio. Anche la resina è un’interessante soluzione per la realizzazione di pavimenti chiari.
Quali le porte più adatte? Il consiglio è quello di restare sulle tonalità chiare, in modo da creare un insieme luminoso e raffinato. Il bianco assoluto è un passepartout, ma anche le porte in legno o effetto legno – per esempio rovere grigio o sbiancato, oppure miele - rappresentano un’ottima scelta. Via libera inoltre a eventuali pannelli in vetro e ai serramenti laccati.
Ciò non significa che i contrasti siano da evitare a priori, anzi. Chi predilige la combo pavimenti chiari e porte scure, però, deve essere certo che l’insieme non risulti caotico né pesante. Le piastrelle in marmo, per esempio, si sposano bene con il noce e il wengè. E in generale, le porte in laccato lucido dai colori più intensi possono essere una buona scelta, proprio perché la superficie brillante contribuisce a mantenere gli equilibri cromatici.
Nella foto, le piastrelle effetto marmo della collezione Marbleplay di Marazzi.
Le porte più adatte a un pavimento scuro
Nel caso dei pavimenti scuri, è necessaria la massima attenzione: la priorità assoluta consiste nello scansare il rischio che l’ambiente si incupisca. Ma andiamo con ordine, perché avere le idee chiare rende tutto più semplice.
Quanto si tratta di pavimenti scuri, il gres porcellanato diventa il re indiscusso in virtù dei suoi infiniti “volti”. Per quanto riguarda l’effetto legno, pensiamo al rovere marrone, al cognac, al mogano, al noce italiano e americano, al castagno, alla quercia. Ma anche le cementine, in base alle decorazioni, possono risultare nel complesso piuttosto scure. Così come sono da considerare determinate versioni del marmo – che possono anche coincidere col nero - o le sfumature più cariche del grigio.
Le strade percorribili sono diverse. La più sicura è quella che conduce alle porte chiare, o comunque neutre, che bilanciano le tonalità del pavimento e sono sempre ambasciatrici di luminosità. Ancora una volta il bianco è l’optimum, come del resto tutte le essenze più tenui.
E il tono su tono? É concesso nel caso in cui le pareti – e possibilmente anche gli arredi – siano caratterizzate da tonalità chiare. In alternativa c’è una sorta di via di mezzo, ovvero porte che siano dello stesso colore del pavimento, sì, ma con gradazioni meno intense: ciò vale in primis per il grigio e infatti si tratta di una soluzione piuttosto gettonata.
In foto, le piastrelle in gres effetto legno a cassettone naturale rettificato Chateaux di Iperceramica.
3 esempi a cui ispirarsi
Abbiamo selezionato per voi 3 esempi che indubbiamente possono essere una buona fonte d’ispirazione. Nella prima foto vedete un soggiorno moderno caratterizzato da una pavimentazione a grandi lastre in gres effetto marmo grigio lucido. Anche la porta in laminato è dello stesso colore, ma la tonalità è più scura e caratterizza anche la madia sospesa. Convivono, quindi, la continuità cromatica e il contrasto.
Continuiamo con la seconda immagine: al pavimento effetto legno scuro sono state abbinate porte bianche, decorate però con pannelli orizzontali uguali alle lastre stesse. Da una parte, il bianco vivacizza e rende più luminose le stanze, dall’altra c’è un elemento che crea strategici giochi di richiami.
Nell’ultima foto, ecco una concreta dimostrazione di cosa significhi armonioso contrasto. Il pavimento è molto chiaro, tendente al beige; le pareti e il soffitto sono candidi. Le porte effetto legno sono piuttosto scure, consentono di ottenere una sorta di “rottura” e un maggiore dinamismo. D’altro canto, però, la tonalità naturale si traduce in un’eleganza priva di qualsiasi eccesso.
Come abbinare porte e parquet
Il parquet è una pavimentazione pregiata, dal fascino intramontabile, che dona calore agli ambienti. Le porte non devono rubare la scena, bensì contribuire a valorizzarlo. E questa è la prima regola. Elenchiamo le altre:
- Bisogna evitare i contrasti molto decisi, perché a primo impatto possono sembrare di grande effetto, però alla lunga stancano. Lo stacco fra le diverse tonalità deve basarsi su una coerenza visiva
- Restando focalizzati sui contrasti, ad esempio un parquet rovere naturale o seta si abbina perfettamente con porte rovere scuro: in altre parole, è necessario che ci sia sempre un filo conduttore, un elemento di collegamento
- Se si decide di optare per porte coordinate al parquet, è bene che la finitura sia la stessa o quasi. Scegliendo finiture che invece sono simili, sì, ma comunque chiaramente diverse, non soltanto l’armonia viene pregiudicata ma c’è il rischio che l’abbinamento sembri un tentativo poco riuscito
- Le porte bianche sono “giuste” per il parquet chiaro, qualunque sia l’essenza e la sfumatura, un po’ meno per quello molto scuro.
Può funzionare il connubio fra il parquet e le porte colorate? Sì, ma la scelta è piuttosto limitata (se non si vuole sbagliare). Il grigio, il beige e i neutri in generale non si discutono, ovvio; considerando nuance più vivaci, funzionano il blu e il carta da zucchero, così come il verde salvia. Lo avete notato? Si tratta di colori che richiamano la natura, proprio come il legno.
Nelle foto, un pavimento in legno rovere naturale e porte in laminato della collezione Grain di Garofoli in una finitura coordinata; la porta Linea innova modello 800 larice madreperla elite di Pivato; la porta scorrevole Porta scorrevole Comfort Xterna di Scrigno.
Quando scegliere le porte dai colori accesi
C’è una certa titubanza, più che comprensibile, dinanzi all’idea di installare porte dai colori molto accesi. Il timore è quello di esagerare, di ottenere un effetto chiassoso, di pentirsi dopo qualche tempo. Vero anche, d’altra parte, che le porte di questo genere sono esteticamente molto accattivanti e anche originali.
Una tendenza del momento, che riduce al minimo il rischio di sbagliare, coincide con i serramenti filomuro dello stesso colore scelto per le pareti. Si mimetizzano perfettamente, anzi sembrano quasi scomparire, ma quando vengono aperte è una sorpresa. E per i pavimenti il problema non si pone, dal momento che proprio l’abbinamento con i muri è di certo risultato soddisfacente.
Oppure, via libera alle porte colorate quando il resto è caratterizzato da tonalità neutre e sobrie: ci riferiamo quindi non soltanto alla pavimentazione, ma anche ai rivestimenti e agli arredi. In questi casi, le porte diventano raffinate e gradevoli note d’accento.
Ma quali sono i colori migliori? Indubbiamente il verde, in virtù del suo potere rilassante; il blu, che trasmette sempre una sensazione di freschezza e mette di buonumore; il giallo, che dona energia. Anche il bordeaux riscuote consensi, per via della sua classe innata. In foto, la porta 316 della serie Percorsi di Dorica Castelli, in frassino laccato a poro aperto.