Arredo bagno moderno
La ristrutturazione bagno può essere fatta in tanti modi diversi, tuttavia nella maggior parte dei casi si effettua il rifacimento di tutti gli impianti per poter avere una maggiore efficienza e praticità. Al tempo stesso si rinnova l'aspetto del locale dal punto di vista estetico e spesso anche da quello stilistico. Infatti in varie occasioni si preferisce adottare un arredo per bagno moderno perché si caratterizza per grande bellezza, funzionalità e precisione. Si tratta di una soluzione che consente di organizzare e sfruttare al meglio gli spazi e che dona al contesto un senso di ordine e pulizia proprio per il fatto che i mobili e i sanitari presentano linee nette e accattivanti. Al tempo stesso nei bagni di ridotta metratura si consiglia di inserire elementi sospesi in quanto risultano essere vere e proprie soluzioni salvaspazio. Da un lato causano meno ingombri e non occupano il pavimento, dall'altro sono prodotti moderni e razionali, grazie ai quali si facilita in modo notevole la pulizia del locale. Il rifacimento degli impianti si configura come una fase molto utile perché in questo modo si modifica la disposizione dei sanitari. In foto: bagno Cerasa
Piastrelle per bagno
Dato che molto spesso la ristrutturazione bagno comprende il rifacimento degli impianti, la rimozione di pavimenti e rivestimenti murari diventa una fase obbligata. In questo modo si riesce a dare un aspetto completamente nuovo al locale usando materiali, colori, texture e motivi decorativi diversi. Nella maggior parte dei casi si opta per piastrelle per bagno in gres porcellanato perché questo materiale ceramico presenta alti livelli di resistenza a graffi, urti e usura. Al tempo stesso ha un grado di porosità nullo, quindi risulta essere impermeabile e la soluzione ideale in un contesto come il bagno, caratterizzato da alti livelli di umidità e dalla presenza di schizzi d'acqua. In secondo luogo le piastrelle in gres porcellanato si trovano in commercio in un'ampia gamma di formati, colori, texture e sfumature e possono essere posate sia a pavimento che a parete. Si può scegliere tra elementi modulari monocromatici, sfumati oppure decorati con motivi di vario genere. Infine bisogna tenere a mente che è possibile imitare alla perfezione l'aspetto di altri materiali, ad esempio il legno e il marmo. In foto: piastrelle Ascot
Pavimenti bagno
I pavimenti del bagno devono essere calpestabili, resistenti a urti, graffi e usura, impermeabili, antiscivolo e capaci di durare a lungo nel corso del tempo. Proprio per questo motivo è fondamentale scegliere con grande cura i materiali e fare una posa a regola d'arte. Inoltre molto spesso la ristrutturazione bagno prevede anche la demolizione del massetto per gettarne uno nuovo. La fase di demolizione viene portata a termine con un martello pneumatico, quindi è bene rispettare i livelli di inquinamento acustico indicati nelle norme comunali quando si abita in un condominio. Il getto e il livellamento del massetto sono procedure eseguite da un muratore che stende uno strato di calcestruzzo per contenere gli impianti e lo livella. In questo modo si ottiene una superficie in bolla sopra la quale applicare i rivestimenti. I pavimenti del bagno devono coprire l'intera estensione del locale, a eccezione dell'area che ospita la doccia. La soluzione più apprezzata e diffusa consiste nell'uso delle piastrelle, che devono essere posate passando uniformemente colla di ottima qualità sul retro della mattonella. Si deve esercitare una certa pressione e lasciar rapprendere il collante. In foto: pavimenti Naxos Ceramica
Sanitari bagno
L'ultima fase della ristrutturazione bagno consiste nell'istallazione del box doccia, dei sanitari e delle rubinetterie, comprensive di tutti i vari componenti. Questa fase viene portata a termine da un idraulico esperto, che si occupa anche dell'allaccio di scarichi e impianti. Quando si scelgono i sanitari per il bagno si ha a disposizione un'ampia gamma di opzioni e modelli, che si differenziano per materiali usati, colori, finiture e stili d'arredo. Innanzitutto bisogna considerare il fatto che i sanitari possono essere tradizionalmente posati a terra oppure essere sospesi. In quest'ultimo caso sono applicati a pareti sufficientemente spesse usando speciali zanche. Molto spesso presentano un design raffinato ed elegante di gusto moderno: in questo modo danno un tocco impeccabile e ordinato al locale. Qualunque sia la soluzione adottata, bisogna usare materiali di alta qualità per avere risultati a regola d'arte e durevoli nel corso nel tempo. Nella maggior parte dei casi si opta per la ceramica bianca, perché adatta a ogni contesto e stile. Tuttavia i lavabi possono anche essere in pietra o cristallo.
Quanto costa rifare un bagno
Quando ci si chiede quanto costa rifare un bagno bisogna considerare che la spesa finale dipende da numerosi fattori, quindi gli importi possono essere molto diversi tra loro. Innanzitutto i prezzi sono influenzati dalle dimensioni del locale, dai materiali usati, dal livello di pregio delle finiture e dal tipo di sanitari installati. Inoltre i costi salgono in maniera notevole se si decide di inserire una vasca da bagno oppure un box doccia di ultima generazione, che integri funzioni di aromaterapia, cromoterapia, lame d'acqua idromassaggio oppure sistemi audio domotici. In genere la ristrutturazione bagno di piccole dimensioni parte da un minimo di 2.300 euro pr arrivare fino a 3.000 euro, mentre per una stanza di 4 metri quadrati le spese si aggirano sui 4.000 euro. Gli importi aumentano con l'incremento delle misure del locale: la media è di 5.300 euro per un bagno di 5 metri quadrati, di 6.300 euro per uno di 6 metri quadri. Se l'ambiente ha superfici più ampie si arriva anche a 7.000 euro. In ogni caso è fondamentale chiedere un preventivo a varie ditte edili esperte e affidabili, così da confrontare le diverse proposte e trovare quella con un miglior rapporto qualità/prezzo.
Detrazione fiscale ristrutturazione
Quando si decide di fare la ristrutturazione bagno di casa bisogna valutare che i lavori possono accedere per legge a benefici fiscali di vario tipo. Innanzitutto viene applicata l’aliquota IVA agevolata del 10% per le prestazioni di servizi per la ristrutturazione e per l’acquisto di beni usati nei lavori di manutenzione. In secondo luogo viene prevista la detrazione fiscale per la ristrutturazione dei vari locali di casa (il cosiddetto Bonus Ristrutturazione) grazie alla quale detrarre nella successiva dichiarazione IRPEF il 50% delle spese sostenute per gli interventi. La somma detraibile viene calcolata su un importo massimo di 96.000 euro per immobile e ripartita in 10 rate annuali uguali. Per accedere al bonus fiscale si deve seguire l'iter indicato nella Legge di Stabilità. I pagamenti vanno fatti con bonifico bancario oppure postale indicando in causale la legge di riferimento e riportando codice fiscale o partita IVA del fornitore e codice fiscale di chi fruisce del bonus. Si deve valutare che si può accedere al beneficio solo se si rifanno gli impianti e si può fruire anche del Bonus Mobili per detrarre al 50% dall'IRPEF le spese per arredare il bagno ristrutturato.