Necessità di individuazione classe energetica casa
La normativa vigente prevede l'obbligo di dotare di certificato energetico ogni immobile che sia oggetto di contrattazione. Questo significa che, finché l'abitazione serve esclusivamente al proprietario come propria dimora, non vi è necessità di far compilare nessun documento. Nel momento in cui, invece, l'immobile viene posto in vendita o in locazione, sia mediante trattativa privata che tramita un mandato ad una agenzia immobiliare, all'abitazione deve essere attribuita l'esatta classe energetica casa. Per l'individuazione occorre rivolgersi ad un professionista abilitato che valuterà un insieme di parametri prima di procedere alla collocazione dell'immobile in una classe compresa fra A (edificio a basso consumo energetico) e G (immobile dispendioso). Il probabile acquirente o affittuario potrà così conoscere in anticipo la quantità di combustibile necessario in un anno per riscaldare ogni metro quadrato dell'immobile di suo interesse.
Caratteristiche per individuazione classe energetica case
Il professionista incaricato di attribuire l'esatta classe energetica casa valuterà una serie di elementi per la sua esatta collocazione. La prima considerazione riguarda le condizioni climatiche del territorio: ovviamente una unità immobiliare situata in montagna necessiterà di una quantità maggiore di combustibile rispetto ad un immobile che si trova in zone dove il clima invernale è particolarmente mite. Un altro aspetto fondamentale ai fini della valutazione prevede la considerazione del tipo di impianto di riscaldamento utilizzato: la presenza nell'immobile di sistemi di riscaldamento complementari come stufe o caminetti influirà positivamente sui consumi di combustibile necessari per azionare i radiatori. Molta importanza riveste anche la condizione degli infissi presenti nell'edificio: porte e finestre in ottime condizioni che consentono una coibentazione perfetta permetteranno di mantenere più a lungo il calore all'interno dell'edificio. Altra caratteristica non meno importante riguarda l'eventuale impiego di fonti di energia rinnovabili: anche la presenza di pannelli solari o pale eoliche costituirà un pregio ai fini dell'attribuzione classe energetica casa.
Perché occorre la classe energetica casa
L'individuazione della classe energetica casa è stata richiesta da due direttive europee: la 2002/91/CE e la 2006/32/CE. Queste due direttive sono rivolte ad individuare, oltre ai consumi energetici del momento, anche interventi che riescano a ridurli per il futuro, allo scopo di limitare l'emissione di gas a effetto serra per raggiungere gli obiettivi posti dal Trattato di Kyoto. L'attestato di prestazione energetica infatti deve contenere anche le raccomandazioni per poter migliorare la prestazione energetica dell'immobile, come prevede l'articolo 2 - comma 3 del Decreto Legge n. 311 del 29 dicembre 2006. Una ricerca ha infatti evidenziato che oltre il 40% dell'energia consumata nei Paesi della Comunità Europea è utilizzata da edifici residenziali. Da qui la necessità di intervenire per portare a conoscenza i proprietari degli immobili di eventuali migliorie per limitarne il consumo.
Costi per attribuzione classe energetica casa
Quanto costa far redigere il certificato energetico immobili da un professionista abilitato? Fare stimare i consumi energetici necessari per riscaldare ogni anno un metro quadro della nostra abitazione e stabilire la classe energetica casa costa in media 100 euro. La certificazione ha una validità di dieci anni, sempre che nel frattempo non vengano svolti lavori volti a migliorare le prestazioni energetiche dell'immobile e che quindi lo farebbero catalogare in una categoria superiore. Molto pesanti invece le sanzioni per coloro che decidono di mettere in vendita o cedere in locazione la propria unità immobiliare senza aver provveduto a far redigere la certificazione. In caso di vendita dell'immobile senza la relativa certificazione il proprietario rischia una sanzione da 3.000 a 18.000 euro, mentre per la locazione viene ridotta fra 300 e 1.800 euro. Nel caso la mediazione venga svolta da una agenzia immobiliare anche quest'ultima è soggetta a una sanzione che oscilla da 500 a 3.000 euro. Il professionista che rilascia una certificazione non conforme invece, oltre alla sanzione fra 700 e 4.200 euro, è soggetto anche a provvedimenti disciplinari.