Le classi energetiche degli edifici
La classe energetica, attualmente, definisce quanta energia è necessaria per il riscaldamento di un edificio, in un prossimo futuro si dovrà tenere conto anche dell'energia necessaria al condizionamento estivo e all'illuminazione. Le classi vanno da A+, per gli edifici con la massima efficienza energetica, a G per quelli con la minima, passando per tutti i gradi intermedi. Nel calcolo si tiene conto anche della posizione geografica dell'edificio, ogni comune italiano appartiene ad una zona climatica, il nostro paese è stato suddiviso in sei zone, che vanno dalla A, che ha il clima invernale più mite, alla F, per il clima più rigido. L'appartenza ad una zona determina anche il periodo in cui è possibile tenere in funzione gli impianti di riscaldamento. Vivere in un'abitazione più efficiente dal punto di vista energetico significa risparmiare nelle spese di riscaldamento.
Certificato di prestazione energetica
Tutti gli edifici nuovi o sottoposti a ristrutturazioni rilevanti devono essere dotati dell'attestato di prestazione energetica (APE). Per gli edifici già esistenti l'attestato è necessario in caso di compravendita o di locazione. La modalità di rilascio dell'attestato non è unica per tutto il territorio nazionale me è regolata delle regioni, in ogni caso può essere rilasciato solo da un professionista abilitato. Il certificato è valido per dieci anni, a meno che durante questo periodo l'edificio non sia sottoposto a ristrutturazioni rilevanti. Per assegnare un edificio ad una classe energetica si tiene conto del grado di isolamento di tutte le sue componenti: muri perimetrali, tetto, pavimento, superfici vetrate. Del tipo di riscaldamento, della presenza di impianti che utilizzano fonti di energia rinnovabili, come geotermia e solare termico.
Determinare le classi energetiche degli edifici
La classe energetica di un edificio di nuova costruzione è determinata in fase di progettazione. Negli altri edifici possiamo intervenire per migliorare le prestazioni energetiche. Prima di decidere se e come intervenire è necessaria un'attenta valutazione di costi e benefici. Se non siamo in possesso dell'attestato di prestazione energetica il primo passo è far determinare, da un professionista abilitato, a quale delle classi energetiche edifici appartiene la nostra casa. Lo stesso professionista potrà consigliarci gli interventi da fare, valutando il miglioramento che si può ottenere ed il periodo di ammortamento della spesa. In questi calcoli è importante tenere conto di eventuali sgravi fiscali, attualmente sia gli interventi di ristrutturazione, sia gli interventi per il risparmio energetico godono di questi benefici. Per conoscere le modalità di accesso a queste agevolazioni è possibile consultare il sito dell'agenzia delle entrate.
Migliorare la classe energetica di un edificio
Gli interventi che possono migliorare l'efficienza energetica della nostra case, e farle fare un salto in avanti nelle diverse classi energetiche, sono molti. Sostituire le vecchie finestre con infissi a vetrocamera a bassa emissione. Installare una pompa di calore ad alta efficienza al posto della vecchia caldaia, alcune pompe di calore possono avere un funzionamento reversibile: si utilizzano sia per il riscaldamento sia per il raffrescamento durante la stagione estiva. Realizzare un impianto solare termico per la produzione dell'acqua calda sanitaria. Isolare i muri perimetrali, con un rivestimento a cappotto, che potrà essere realizzato sulla facciata esterna o su quella interna, questo intervento consiste nell'applicazione di pannelli isolanti successivamente ricoperti con malte precolorate. L'applicazione sulla facciata interna è meno diffusa perché può dare problemi di condensa, ha il vantaggio di essere meno costosa e di poter essere realizzata in una singola unità abitativa, nel caso di condomini. Infine, se il sottotetto non è abitabile, possiamo intervenire con la posa di uno strato isolante.