È possibile installare un impianto fotovoltaico in un centro storico?
È sempre possibile installare un impianto fotovoltaico in un centro storico? Per rispondere a questa domanda occorre per prima cosa informarsi presso gli uffici comunali della propria città, per conoscere quali norme del piano regolatore vigono nella zona della propria abitazione.
Non vi è quindi una risposta univoca, poiché ogni regione e ogni comune regolamentano in modo specifico il proprio territorio. Se non vi sono divieti in merito, la norma generale impone che l’impianto fotovoltaico nel centro storico abbia un impatto visivo nullo, capace di preservare la bellezza e l’identità del paesaggio storico e architettonico. L’impianto deve perciò essere perfettamente integrato o aderente all’edificio. E per poter avviare l’installazione in molti casi è necessaria l’autorizzazione da parte della Soprintendenza, oltre a quella del comune.
Tra i tipi di impianto fotovoltaico maggiormente ammessi nei centri storici ricordiamo le tegole solari. Un esempio? Il tetto fotovoltaico integrato Solarteg®, mostrato in foto. Si tratta di un’innovativa tegola solare fotovoltaica, prodotta in Italia, che sostituisce appieno le tradizionali tegole, imitandone colore e forma. Ecco i vantaggi:
- montaggio a incastro, molto semplice e veloce;
- colore rosso cotto per integrarsi al meglio nei tetti dei centri storici. Il colore può anche essere personalizzato;
- connessione elettrica coperta da brevetto e priva di cavi;
- struttura calpestabile, autoportante, resistente e duratura, garantita 25 anni.
Quali sono gli incentivi per l’impianto fotovoltaico
Il Conto Energia del Ministero dello Sviluppo Economico era l’incentivo sulla generazione di energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici che negli ultimi anni ha permesso d’incrementare l’installazione di questi sistemi a energia rinnovabile. Quest’incentivo per l’impianto fotovoltaico consisteva nel contributo economico per kWh di energia prodotta, variabile a seconda della tipologia e dimensione dell’impianto.
Oggi questi incentivi sono terminati ma a rendere vantaggiosa l’installazione di un nuovo impianto fotovoltaico a uso domestico ci sono i costi di produzione e di vendita che sono drasticamente diminuiti. Se nel 2008 installare un impianto fotovoltaico costava indicativamente 8.000,00 euro a kW, oggi la spesa è scesa a circa 3.500,00 euro. A rendere poi ancora più appetibile questo investimento troviamo la detrazione Irpef del 50% spalmata in 10 anni. È stata infatti confermata per tutto il 2019 la detrazione fiscale per gli interventi di efficientamento energetico come i pannelli solari fotovoltaici, sino a una spesa massima di 96 mila euro, per impianti sino a 20 kW.
Tra i più grandi produttori di pannelli fotovoltaici innovativi, ricordiamo Sunpower, l’azienda americana attiva nelle rinnovabili dal 1985, di cui in foto vediamo una realizzazione. Tra i prodotti più accattivanti della linea residenziale citiamo i pannelli Maxeon® di Sunpower, particolarmente affidabili e resistenti, che a differenza delle celle fotovoltaiche tradizionali non perdono potenza nel tempo grazie ad un nuovo design che ha eliminato definitivamente l’antiestetica griglia dei pannelli classici, massimizzando così anche l’assorbimento di luce solare.
Che cos’è l’impianto fotovoltaico portatile
L’impianto solare fotovoltaico portatile permette di trasportare l’energia elettrica ovunque vogliamo. Stiamo parlando di micro impianti fotovoltaici che per leggerezza, dimensioni ridotte, accessori e componenti possono essere portati con noi o essere installati dove la rete elettrica non arriva.
Pensiamo a: un camper, una barca a vela, una baita in montagna o a una tenda da campeggio, a luoghi come cantine, giardini, depositi isolati. Questi piccoli pannelli solari portatili possono alimentare: cellulari, batterie, elettrodomestici, utensili da lavoro, ecc. e non necessitano di nessuna autorizzazione, né tantomeno di particolari strutture di sostegno.
Per acquistare l’impianto solare portatile più adatto alle proprie esigenze, l’importante è valutare il livello di corrente elettrica prodotta dal sistema per verificare se si addice all’uso che ne vogliamo fare. In foto, il pannello solare portatile dotato di custodia pieghevole Hippy 10 Extreme di Tregoo, da 10W di potenza. Leggero, portatile, sottile e flessibile, dal costo contenuto, adatto a gite fuori porta e attività sportive, Hippy 10 Extreme è realizzato con moduli microcristallini in tecnopolimeri termoplastici, esenti da vetro, cornici perimetrali e più efficienti di pannelli flessibili in silicio amorfo.
Come realizzare un impianto fotovoltaico su un pergolato in legno
Se si desidera realizzare un nuovo impianto fotovoltaico domestico ma non si vuole sfruttare la falda di copertura del tetto, si può optare per una pergola fotovoltaica. Si tratta di un pergolato in legno o metallo che, oltre a ombreggiare, svolge la funzione di supporto dei pannelli solari che alimentano l’impianto elettrico di casa.
Per realizzare in modo corretto un impianto fotovoltaico su un pergolato in legno occorre prima di tutto vagliare un progetto di fattibilità, che dimensionerà la copertura della pergola, ne deciderà la pendenza, l’altezza, l’orientamento e studierà la struttura portante in legno in modo tale che il pergolato sostenga in totale sicurezza il peso dei pannelli solari.
La pergola fotovoltaica può fungere da ricovero attrezzi, da rimessaggio delle automobili ma anche da sistema ombreggiante di un living esterno, quale prolungamento degli spazi indoor dell’immobile. Per poter realizzare un impianto solare su un pergolato in legno occorre l’aiuto di un istallatore qualificato e di una ditta capace di studiare nel dettaglio il progetto, fornendo tutta l’assistenza pre e post installazione.